martedì 22 aprile 2008

L'ECO DI BERGAMO - "TANTI SPAZI, POCHI SERVIZI: CRITICHE LE OPPOSIZIONI"

Come appaiono, dai banchi dell'opposizione, i cantieri in corso? Franco Tentorio, capogruppo di Alleanza Nazionale in Consiglio comunale, chiarisce che le nuove edificazioni, in molti casi autorizzate dalla precedente amministrazione di centrodestra, «in realtà rispettano le previsioni del Piano regolatore generale, che è stato approvato dalla Giunta Vicentini, e al quale noi ci eravamo opposti». Ma a preoccupare la minoranza di Palafrizzoni non è tanto l'esistente, quanto le previsioni sul futuro: secondo Tentorio, il problema non è «il verde bruciato, anzi, da questo punto di vista dobbiamo dare atto all'Amministrazione che nei nuovi progetti si vede lo sforzo di mantenere delle aree a parco. Quello che mi preoccupa sono i 15-20 mila abitanti che arriveranno nelle nuove case, per i quali mancano totalmente le infrastrutture e i servizi. Quando si è parlato di tutto questo in un serio e condiviso dibattito pubblico?».

Eredità
I progetti in discussione in queste settimane suscitano le vivaci proteste di Silvia Lanzani (Lega Nord) : «Sono rattristata perché, essendo all'opposizione, non ho modo di fermare questa assurda cementificazione. Si sta consumando tutto il territorio, lasciando un'eredità terribile alle generazioni future». Secondo l'esponente del Carroccio, «Bergamo è piena di abitazioni vuote che si potrebbero recuperare, prima di pensare a costruirne di nuove. E poi, non ha senso voler attirare in città più residenti, se poi non si è in grado di garantire loro la sicurezza e una mobilità efficace». Per Gianfranco Ceci (Forza Italia) , invece, «i Programmi integrati d'intervento erano necessari perché c'erano una serie di aree dismesse da recuperare. Tra approvarli e farli partire tutti insieme, però, c'è una bella differenza. Si sono aggiunte nuove edificazioni per centinaia di migliaia di metri cubi, in evidente contrasto con le tendenze statistiche che ci dicono che la città si sta svuotando». Per quanto riguarda i progetti che stanno facendo discutere in queste settimane, per esempio quello della Conca Fiorita, Ceci spiega di non essere «contrario alla sperimentazione di uno sviluppo anche in altezza della città, ma tutti gli esperimenti andrebbero fatti al di sotto della linea della ferrovia; presenterò un ordine del giorno in Consiglio con questo obiettivo».

Case da vendere
La riqualificazione delle aree industriali attraverso i Pii era necessaria pure per Domenico Cappuccio (Udc) , il quale tuttavia teme che «tutte queste nuove case rimangano invendute. Capisco che servano più abitanti per avere maggiori risorse, ma non è così che si fa crescere la città, dalla quale, al contrario, molti tendono a uscire». Parla di «una politica che va contro l'interesse dei cittadini» Ambrogio Amati (Lista Veneziani): «I cittadini stanno organizzando petizioni e assemblee, si sta sollevando una protesta che dimostra una contrarietà totale dei bergamaschi alle nuove edificazioni. Non è una questione ideologica: bisogna capire che idea di città vogliamo portare avanti».

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