mercoledì 9 luglio 2008

L'ECO DI BERGAMO - "E IL LUMBARD DICHIARO' GUERRA AL COLEOTTERO CINESE"

di A. G.

Non l'ha presa molto bene, Guglielmo Redondi. Alla fine, dice, lui alla sua interpellanza ci teneva. Eppure nessuno se l'è filata: «Io l'ho presentata ma non se ne è parlato da nessuna parte. Mi dispiace, insomma...». Certo, poi sorride sotto i baffi che non ha. Perché il consigliere comunale leghista lo sa che un po' (anzi, parecchio) se l'è andata a cercare, questa indifferenza. Pare che dalle parti della presidenza del Consiglio si siano lasciati andare a più d'un «roba da matti» quando hanno letto il testo diligentemente preparato dal consigliere. Il quale, essendo molto fantasioso, alterna argomenti di stretta attualità ad altri più estemporanei. «E cosa vuol dire? Che gli alberi in pericolo non sono cosa di attualità?», prosegue imperterrito.
Effettivamente, il suo documento s'incentra sulle nefandezze dovute all'attività fuori sede di un «pericoloso insetto di origine asiatica». Nell'interpellanza nella quale chiede lumi al Consiglio sulle misure messe in atto per evitare l'invasione, Redondi mostra la sua indole padana proseguendo con la classificazione dell'insetto, che è pur sempre un immigrato pericoloso. «Il suo nome è Anoplophora chinensis e rappresenta uno dei più terribili insetti esotici», scrive. E ancora: «Solo l'impegno congiunto di tutti gli Enti può circoscrivere l'area di diffusione dell'insetto per salvaguardare le aree verdi cittadine indenni». Poi spiega la genesi del documento che, pur bizzarro, ha tutta una sua serietà visto che davvero il coleottero (per i profani «Cerambice dalle lunghe antenne») sta facendo razzie in Lombardia: «Stavo leggendo il giornale e ho visto che a Milano l'insetto cinese ha fatto grandi danni. Mi sono chiesto se qui qualcuno avesse preso le contromisure». Certo, non è dato di sapere quanto c'entrino e quanto possano in tutto questo Consiglio comunale e sindaco, ma son dettagli. «Io ho sollevato il problema, è questo l'importante», scantona lui. Del resto dalle parti del Carroccio sono noti per le interpellanze singolari: il testo della collega Silvia Lanzani che invitava il Comune a rifornire di «padelle e pitali» le piazze in cui più spesso si vedono individui intenti a dar sfogo a bisogni fisiologici era stato al centro di un piccolo caso. Intanto, un'iniziativa cittadina potrebbe rivelarsi utile ai fini della lotta al coleottero cinese: sabato sera, alle 21, al Museo di scienze naturali è prevista una conferenza sull'entomofagia con relativo banchetto. Gli organizzatori promettono «sfiziosi insetti cucinati con le ricette più gustose». Cineseria à la carte ?

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