martedì 27 maggio 2008

L'ECO DI BERGAMO - "GAZEBO, IN CONSIGLIO SI' BIPARTISAN"

di A.G.

Passa il regolamento sui «dehors», le strutture tipo gazebo (anche riscaldate e quindi utilizzabili in inverno) che potranno essere posizionate all'esterno dei locali.
Il Comune ha stabilito i punti cardine che ne indirizzeranno l'uso, rinviando alle commissioni specialistiche i giudizi di dettaglio, come i materiali, gli arredi, la collocazione. Per le aree storiche, ad esempio, sarà necessario il via libera della Soprintendenza. «Abbiamo scelto un regolamento snello, in modo da poter rendere più agevole e razionale l'applicazione di queste norme», ha spiegato in Consiglio l'assessore all'Edilizia privata Francesco Macario. Raccogliendo il plauso della maggioranza ma anche di gran parte dell'opposizione: «Ottima iniziativa. Sarebbe auspicabile andare oltre, non facendo distinzione fra le strutture su suolo privato e pubblico», ha detto Gianfranco Ceci (Fi). E Franco Tentorio (An): «È un servizio offerto alla città». Più scettica la Lega, che avrebbe voluto maggiori specifiche sui materiali incompatibili con le nuove strutture: «È vero che noi siamo per le semplificazioni delle norme ridondanti – ha detto Silvia Lanzani rispondendo a Macario che citava il ruolo del leghista Calderoli al governo, ministro alla "delegificazione" – ma siamo anche per le regole certe. E questo testo non le dà». Sulla stessa linea Ambrogio Amati della Lista Veneziani: «C'è troppa discrezionalità». L'indipendente Giuseppe Anghileri ha chiesto che «le strutture siano incentivate in luoghi poco frequentati per favorire la sicurezza». Opinioni favorevoli invece dall'Italia dei valori («Con la giusta valutazione abbelliranno la città», per Giuseppe Santoro) e dal Pd, con Fiorenza Varinelli: «Una buona iniziativa. Speriamo che venga mantenuto il decoro, anche negli orari».
Proprio sugli orari è stato accolto un emendamento leghista, in cui si chiedeva di specificare nel testo che la chiusura dell'attività avvenisse al massimo alle due di notte (come già stabilito dalla Regione), e che in presenza di deroghe per locali notturni l'attività dopo tale ora prosegua all'interno. «Si collegano così interessi di commercianti e residenti», è stato il commento generale. Il testo è passato con l'astensione di Lega e Lista Veneziani. Ora saranno presentate le prime richieste. «Resta il dibattito – ha ricordato Tentorio – sul posizionamento o meno di queste strutture in luoghi come il Sentierone».
Fra gli altri argomenti trattati, il via libera alla permuta di fabbricati di interesse storico posti in Piazza Vecchia. «Con questo accordo, che riporta in ambito comunale alcuni locali, proseguirà l'intervento sul Teatro Sociale», ha detto Macario. Lanzani ha chiesto che «questa attenzione all'impiego di spazi comunali venga rivolta anche alla necessità di garantire in Città Alta un punto per la vendita di prodotti alimentari a prezzi contenuti».

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