venerdì 27 giugno 2008

ASCENSORE PER CITTA’ ALTA (BG): IL CONSIGLIERE LANZANI (LN) ABBANDONA LE POLEMICHE E TORNA AL DIALOGO COSTRUTTIVO

“Ma siamo sicuri che sia proprio questa l’ubicazione più idonea per la realizzazione dell’ascensore di legno? Perché la Soprintendenza preferirebbe un impatto paesaggistico ed ambientale così potente al posto di un approdo più delicato sottoterra, visto che il primo tratto è già previsto interrato fino al piede delle mura? E ancora, perché pur suggerendo la soluzione del Concorso, la Soprintendenza non era nella Giuria per dare gli opportuni indirizzi sui problemi ancora aperti?”
Sono molte le domande che si fa la Lega Nord di Bergamo a proposito della “torre d’assalto” che la giunta Bruni vuole posizionare in via Baioni per accedere alla parte alta della città.
In questi giorni di roventi polemiche, Silvia Lanzani, consigliere del Carroccio, decide di gettare un po’ di acqua sul fuoco, sicura che il dialogo debba tornare ad essere costruttivo e non offensivo in vista di un risultato che metta tutti d’accordo nell’interesse dei cittadini. Abbandonati i toni del contrasto, quindi, si fanno largo le domande. Molte domande. “Innanzitutto mi chiedo perché l’ascensore debba per forza ricordare una macchina da guerra o una torre d’assalto, come definita dallo stesso progettista, evocando così scene di conflitto e d’invasioni che le mura di Bergamo non hanno mai vissuto. Poi, non capisco perché il castello di Bellinzona promosso dallo stesso consulente del Comune di Bergamo – s’interroga ancora Silvia Lanzani – si è potuto dotare di un approdo naturale sotterraneo mentre l’ascensore per Città Alta deve essere costruito tutto in esterno, andando così a deturpare la naturale fisionomia delle antiche mura. In più, i vincoli propri della natura geologica del terreno indicano che esiste uno strato compatto di pietra, perché allora non si è tenuto conto, nel prospettare la soluzione indicata dal bando, di mantenere il tunnel a ‘pelo d’acqua’ senza un onere di scavo eccessivo? E quale sarà il piano viabilistico integrato col sistema dei parcheggi? Quanti posti auto si potranno ospitare? Dove? Con quali tempi? E per finire – prosegue l’esponente della Lega – siamo sicuri che l’attuale progetto sia di alta qualità architettonica e paesaggistica, che mantenga l’integrità materiale e che regali un plusvalore artistico documentario?”
“Nell’attesa di cortesi risposte da parte della giunta – conclude Lanzani – sono proprio curiosa di sapere come si esprimeranno sabato i bergamaschi che parteciperanno al sondaggio sull’ascensore da noi organizzato in via XX settembre”.

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